La scrittrice americana amava la Cina con tutte le sue forze e l'aveva eletta quasi a "seconda patria di adozione", essendo nata e vissuta negli Stati Uniti per buona parte della sua vita. In ogni parola dei suoi numerosissimi libri, traspare la delicatezza con cui tratta grandi contraddizioni che ancora oggi sono presenti nel confronto tra varie culture, razze e religioni. Pearl Buck amava descrivere la cultura occidentale e quella orientale in un "tentativo letterario" di unificazione di mondi diversi. Un'anticipazione della società multietnica ......
Tutti i miei mondiOggi, anniversario di quel che accadde in Cina nella Piazza di Tiananmen, sono vicina a quelle madri che chiedono di conoscere la verità sulla fine dei loro figli, in gran parte giovanissimi. Quelle madri hanno il diritto di far sentire la loro voce?
[...]But I did not consider myself a white person in those days … Thus I grew up in a double world, the small white clean Presbyterian world of my parents and the big loving merry not-too-clean Chinese world, and there was no communication between them. When I was in the Chinese world I was Chinese, I spoke Chinese and behaved as a chinese and ate as the Chinese did, and I shared their thoughts and their feelings [....]
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cheyenne
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