lunedì 30 giugno 2008

NOA

Beautiful That Way

LA VITA E' BELLA

dall'omonimo film di Roberto Benigni
cheyenne

La porta che guarda l'Africa

Coastline of Lampedusa
A Lampedusa un'opera del maestro Mimmo Paladino in omaggio a tutti i morti delle traversate del Mediterraneo.
Realizzata in una speciale ceramica, assorbe e riflette la luce.
Una specie di faro simbolico rivolto verso i luoghi da cui partono i
disperati
continua >>> l'articolo di Attilio Bolzoni pubblicato su Repubblica
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Mediterraneo: mare di accoglienza e di pace, perchè ti hanno trasformato in un immenso cimitero senza tombe, nè nomi?
cheyenne

"ero straniero e mi avete accolto .."

Gesù si identifica nel volto bisognoso del prossimo: «Chi accoglie uno di questi piccoli nel mio nome, accoglie me» (Mt 18,5) e «ogni volta che avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me» (Mt 25,40.45). Poi si precisa nei dettagli: «Poiché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto» (Mt 25,35)
«quello che avete fatto per uno di questi ultimi, lo avete fatto per me..»
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le parole di un grande servitore della Chiesa, nonchè figlio della Puglia:
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non abbiate paura dell'immigrato, del diverso. Le diverse culture sono fonte di arricchimento, anche noi italiani siamo stati emigranti in terre straniere, con la "valigia di cartone"....
Australia, Canada, Stati Uniti, Germania, Francia e tante altre nazioni che sarebbe lungo elencare, sono state e sono - ancora oggi - "Terre d'accoglienza" per gli Italiani, quanti "cognomi italiani" troviamo tra
ricercatori e studiosi che riescono a "sfondare" solo all'estero?
cheyenne

Il pianto di Amina: "Voglio il mio bimbo figlio degli stupri"

Otto mesi di calvario dalla Nigeria a Lampedusa. Incinta dopo le violenze di guardie e trafficanti
Eccoli i cosiddetti «sbarchi» che tanto indignano, eccoli visti dalla parte delle donne.
continua >>> l'articolo di Marco Neirotti pubblicato su La Stampa
cheyenne

domenica 29 giugno 2008

Cina: la protesta corre sui blog per l'insabbiamento di un omicido-stupro

Corre su internet, passando di blog in blog, la protesta che chiede giustizia per la morte di una ragazza cinese di quindici anni, stuprata e uccisa nel sud-ovest della Cina, dal parente di un politico locale.
La foto del suo volto è diventata il simbolo di una rivolta che ieri ha messo a ferro e fuoco le strade della zona di Wengan, nella provincia di Guizhou e che ha portato diecimila persone in piazza. Una folla inferocita per il tentativo delle autorità di insabbiare il caso facendolo passare per un suicidio. I manifestanti indignati hanno dato alle fiamme commissariati, edifici governativi e auto della polizia.
Negli scontri con le forze dell'ordine ci sono stati un morto, più di centocinquanta feriti e duecento arrestati, tra cui decine di studenti intervenuti per chiedere chiarezza sulla vicenda. I disordini sono cominciati dopo la conclusione dell'inchiesta sulla morte della ragazza, trovata cadavere in un fiume. La sua famiglia afferma che è stata violentata prima di essere uccisa. Ma le autorità hanno tentato di archiviare il caso come suicidio. I forum locali sulla rete sostengono che l'autore della violenza e dell'omicidio è il parente di un alto dirigente politico della zona, che le autorità non hanno voluto incriminare. Sul web circolano anche immagini impressionanti delle manifestazioni, degli incidenti e degli edifici bruciati.
continua >>> l'articolo pubblicato su Repubblica
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«In Italia 14 milioni di donne vittime di violenza Contro gli abusi eliminare stereotipo del macho»
In Italia più di 14 milioni di donne sono state vittime di violenze fisiche, sessuali o psicologiche. Il più delle volte il maltrattamento arriva dal partner, nel 90% dei casi il sopruso non viene denunciato.
Il convegno “Il Rosa e l'Azzurro”, in corso a Firenze e organizzato dall'associazione Medu, medici per i diritti umani, il terzo nell'ambito del progetto nazionale “Maschio per obbligo”, ha provato a fare il punto sulla situazione proponendo una soluzione per prevenire la violenza di cui le donne sono vittime partendo da chi della violenza è autore, l'uomo. Secondo i sostenitori del progetto, per porre fine ai soprusi contro le donne, bisogna liberare il maschio dagli stereotipi oppressivi e favorire la riflessione sul luogo comune che inquadra
l'uomo nel cliché della virilità intesa come prevaricazione.
continua >>> l'articolo pubblicato su Il Messaggero
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In Italia una donna su tre subisce violenze: solo l'8% degli uomini denunciati viene condannato
Una donna su tre in Italia è stata violentata nel corso della vita. E' drammatico il quadro delineato dal convegno «Violenza contro le donne», organizzato a Genova dall'Associazione ostetrici ginecologi ospedalieri
italiani (Aogoi). Solo il 27 per cento delle donne, è un'altro dei dati emersi dal convegno, pensa poi che sia una violenza lo stupro subito dal partner: «Perché non ci sono denunce e perché non si chiede aiuto?», si è chiesta la responsabile del centro antiviolenza degli ospedali milanesi Maggiore, Mangiagalli e Regina Elena, Alessandra Kustermann. «D'altra parte solo il 28 per cento degli uomini denunciati per violenze arrivano a processo e solo l'8 per cento vengono condannati», ha aggiunto.
continua >>> l'articolo pubblicato su Il Messaggero
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fonte El Paìs
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Ancora una volta si parla di Cina, questa volta è una news che dimostra quanto sia diverso il popolo cinese dai suoi governanti, passati o presenti ha una importanza relativa ...
Non è un caso che internet sia il "mezzo" per veicolare informazioni e notizie che diversamente non avrebbero avuto visibilità. La violenza contro le donne non ha confini e per fortuna, non tutte le violenze culminano con uno stupro/omicidio come nel caso della ragazza in Cina. In Italia 14 milioni di donne vittime di violenza (violenze fisiche, sessuali o psicologiche) e molte donne non denunciano per varie ragioni (paura, vergogna,dipendenza psicologica, etc.). I numeri parlano chiaro e non lasciano alibi. Un problema di repressione? Un problema delle forze dell'Ordine e della Magistratura? Oppure, forse ..., si dovrebbe riflettere di più sul contenuto della frase riportata ?
[...]bisogna liberare il maschio dagli stereotipi oppressivi e favorire la riflessione sul luogo comune che inquadra l'uomo nel cliché della virilità intesa come prevaricazione [...]
cheyenne

venerdì 27 giugno 2008

The Platters

cheyenne

Ennio Morricone

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cheyenne

Aldo Moro 1978 - 2008

Aldo Moro
Giovanni Minoli, Direttore di Rai Educational offre un'altra "perla"
del suo lavoro in La Storia siamo noi : Dossier Aldo Moro, l'uomo, il polico.
A trent’anni dall’omicidio di Aldo Moro e degli uomini della sua scorta. Un viaggio nella memoria storica che offre un contributo di lettura per tentare di comprendere quegli anni terribili dominati dal terrorismo ed intrisi dal sangue di altre stragi. Tragedie ancora oggi avvolte dal mistero.
Aldo Moro nacque a Maglie nel Salento, nella punta più estrema della Puglia ove iniziò la sua brillante carriera accademica.
cheyenne

Fred Buscaglione

L'uomo, l'artista, il cantautore delle balere, che ha fatto la storia del jazz in Italia

a cura di Giovanni Minoli
fonte
Rai Educational - Rai Click

mercoledì 25 giugno 2008

Paolo Borsellino e Giovanni Falcone

In memory of May 23rd 1992 - 1 25 giugno 1992
Le ultime parole di Paolo Borsellino
fonte Rai La Storia siamo noi
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Paolo Borsellino
fonte Rai La Storia siamo noi
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Giovanni Falcone
fonte Rai La Storia siamo noi
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La strage di Capaci
fonte Rai La Storia siamo noi

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Per non dimenticare tutti i morti per mano della mafia, anche gli sconosciuti, coloro che non hanno fiori sulla tomba..
Oggi, 25 giugno, anche quel giorno era un'afosa giornata d'estate...

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Per non dimenticare:Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli agenti Antonio Montinaro, Rocco Di Cillo,Vito Schifani

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cheyenne




Zemanta Pixie

sabato 21 giugno 2008

Fiorella Mannoia

cheyenne

21 giugno Estate astronomica: Stonehenge



L’estate astronomica del 2008 inizierà all’una e 59 minuti di sabato 21 giugno. Dunque quest’anno il solstizio, la festa del Sole, arriverà a notte fonda. Il 21 giugno, il Sole, nel passare al meridiano, cioè al mezzodì vero locale, raggiungerà la massima altezza sull’orizzonte. Nel caso di Torino, 68 gradi e mezzo: cioè la latitudine del luogo più l’inclinazione dell’asse della Terra rispetto al piano della sua orbita (circa 23 gradi e mezzo). Al Tropico del Cancro, a mezzodì del 21 giugno, ovviamente il Sole sarà allo zenit.
Per celebrare il solstizio una serata con spettacolo e conferenza a tema si terranno al Planetario di Torino, Parco Astronomico Infini.To (info: 011-81 186 52; infopanetarioditorino.it) La parola solstizio viene dal latino “Solis statio”: fermata, arresto del Sole. In effetti per alcuni giorni intorno alla data del solstizio la declinazione del Sole varia così poco da dare l’impressione che il suo moto (in realtà il moto della Terra intorno al Sole) si sia fermato. Il Sole e il suo simbolo, il fuoco, sono al centro di tutte le religioni delle antiche civiltà e rappresentano le divinità positive, contrapposte a quelle tenebrose e malvagie. Astronomi e sacerdoti, quindi, all'alba della civiltà, si identificano. Altari e osservatori astronomici si confondono. Non c’ è sa stupirsi, quindi, se in ogni tempo e luogo il giorno del Solstizio viene celebrato con feste, falò, rituali magici e religiosi.
In Gran Bretagna, a Stonehenge, sopravvivono gli imponenti ruderi di un tempio druidico: due cerchi concentrici di monoliti che raggiungono le 50 tonnellate. L'asse del monumento è orientato astronomicamente, con un viale di accesso al cui centro si erge un macigno detto "pietra del calcagno" (Heel Stone). Al solstizio d'estate il Sole si leva al di sopra della Heel Stone. Attualmente vi è però uno scarto di vari minuti dovuto alla precessione degli equinozi. In base ad essa l'astronomo Lockheyr ha fissato la data di costruzione del tempio megalitico di Stonehenge intorno al 1850 avanti Cristo.

continua >>> l'articolo di Piero Bianucci pubblicato su La Stampa

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Sky National Geographic Channel


Palinsesto 21 Giugno


6.00 Ai confini della scienza Documentario "La nascita dell'Universo"7.00 L'arma perfetta Documentario "Potenza di fuoco"7.55 Inside Documentario "Fuoco assassino"8.50 Megafabbriche Documentario "Cina"9.45 Megastrutture Documentario "Battaglia navale"10.40 I meccanici del pianeta Documentario "Camion a legna"11.35 Inside Documentario "Emergenza trapianti"12.30 La scienza del combattimento Documentario13.25 Dietro le sbarre Documentario "Predatori in gabbia"14.20 L'arma perfetta Documentario "Macchine d'assedio"15.15 Inside Documentario "Berretti Verdi in azione"16.10 Ai confini della scienza Documentario "Estinzione di massa"17.05 Is it Real? Documentario "Il Triangolo delle Bermuda"18.00 I misteri della Bibbia Documentario "I rotoli del Mar Morto"19.00 Tabu' Documentario "Giochi di sangue"20.00 Megafabbriche Documentario "Ferrari"21.00 Megastrutture Documentario "Dubai: le isole del mondo"22.00 Kick Fighters Documentario23.00 Dietro le sbarre Documentario "Confessioni di un gangster"0.00 I meccanici del pianeta Documentario "Mezzi ad aria compressa"1.00 Inside Documentario "Il traffico di organi"2.00 I misteri della Bibbia Documentario "I rotoli del Mar Morto"3.00 Tabu' Documentario "Giochi di sangue"4.00 Megatraslochi Documentario "Case antiche"5.00 Campo base Documentario "Viaggi estremi"5.30 Campo base Documentario "Mondi sommersi"


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cheyenne

21 giugno, Solstizio d'estate: l'Europa festeggia la musica

solstizio d'estate
E' il primo giorno d'estate ed è anche il giorno in cui l'Europa festeggia la musica.
Il 21 giugno ritmo e arte tornano protagonisti nella
Festa Europea della Musica, nata in Francia nel 1982 da un'idea del ministro della cultura Jack Lang e che ogni anno coinvolge in un abbraccio immaginario alcune capitali europee e molte città del mondo. In Italia 550 iniziative sparse per tutto il territorio nazionale faranno divertire a ritmo di jazz, di musica classica e leggera giovani e meno giovani.
Roma. La Festa della Musica Europea in versione capitolina offre moltissimi appuntamenti. Questa sera a partire dalla 21 in piazza del Campidoglio l'Orchestra e il Coro dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, diretti da Luis Bacalov e con la straordinaria partecipazione di Richard Galliano, tra i massimi interpreti di bandoneon, lo strumento argentino per antonomasia, si esibiranno in «Buenos Aires Tango», omaggio musicale ad Astor Piazzolla. All'Istituto Svizzero, sempre alle 21, il quartetto svizzero «Sine Nomine» suonerà musiche di Mendelsson e Ravel, nell'ambito di uno scambio artistico con la Festa della Musica di Losanna.
Il 21 giugno sulla scalinata di Trinità dei Monti dalle 17.30 si potrà assistere a un evento da record, il concerto della Banda della Festa della Musica, formata da ben 1000 elementi. Prima di loro si esibiranno la banda dei Vigili del Fuoco, quella della scuola trasporti e materiali dell'Esercito e la Sixth Fleet Allied Forces Band Naples. Chiuderà lo spettacolo la banda di cornamuse City of Rome Pipe Band. In piazza del Campidoglio, alle 21, si potrà ascoltare l'Orchestra dei Giovani Musici della Fondazione Arts Academy, formata da oltre 60 elementi di età compresa tra i 7 e i 20 anni. Alla Pontificia Università Gregoriana, alle 21,00, l’Orchestra Sinfonica di Roma della Fondazione Roma proporrà il Concerto “San Luigi Gonzaga” con le musiche di Tchaikovskij. La Fontana di Trevi ospiterà, dal tramonto in poi, “Neptuno: Concerto per luce ed onde”, installazione visiva e sonora curata da Gaspare di Caro. La Basilica di Massenzio, infine, ospiterà alle 21 la PMJO (Parco della Musica Jazz Orchestra) diretta da Maurizio Giammarco “PMJO Songbook”.
continua >>> l'articolo pubblicato su Il Messaggero
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Francia

La Fête de la musique fait son cinéma

venerdì 20 giugno 2008

mercoledì 18 giugno 2008

GOSPEL: Whitney Houston

cheyenne

Good Luck !

Buona fortuna a te che sei partito con un il trolley ma il bagaglio è nella tua testa.
A te che - già a suo tempo - prendesti la valigia e lasciasti qui il quadretto con incorniciata "la laurea"
hai sempre ripetuto "non serve il pezzo di carta"
serve ciò che dimostrerò di realizzare ...
ed hai dimostrato .... capperi, se hai dimostrato ...
ma la tua mente e le tue energie sono sempre proiettate a crescere ...
dove, in quali luoghi, in quale parte del World Wide Web ?
Sono certa che ove andrai
ti accoglieranno
a differenza ....del Bel Paese che guarda con indifferenza i cervelli che vanno a trovare migliori occasioni all'estero ...
a differenza .....del Bel Paese che guarda con indifferenza i bambini, le donne e gli uomini aggrappati alle "tonnare" nel Mediterraneo ..
Mediterraneo [... luogo di accoglienza ...]
a differenza ... del Bel Paese che sta soffrendo uno strana insofferrenza per gli immigrati ....
anche gli italiani sono stati emigranti con la valigia di cartone ...
a quei tempi ...
ah! la memoria storica ...
se li avessero tutti respinti
quanti zii, nonni, parenti, amici
avrebbero fatto fortuna oltre i nostri confini?
cheyenne

martedì 17 giugno 2008

Mario Rigoni Stern

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Addio Rigoni Stern, sergente nella neve
Rigoni Stern ci ha lasciato, all'età di 86 anni. Pubblico qui di seguito l'intervista concessami dal sergente, il 20 febbraio 2007. Una data che non scorderò mai.
“Il sergente nella neve” è ancora un sergente nella neve. Classe 1921, autodidatta, ha combattuto una guerra che gli ha lasciato segni inenarrabili. Li ha trasformati in letteratura, e lo racconta nel ritratto-intervista con Marco Paolini.
continua >>> l'articolo di Cristina Sivieri Tagliabue pubblicato su Nova100 de Il Sole 24 Ore
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cheyenne

calcio ...ultima chance?

Perché l’Italia si gioca più dell’Europeo
La partita delle 20,45 che martedì a Zurigo decide se l’Italia è dentro o fuori dagli Europei sta acquistando molta importanza. Tanto da uscire dalla dimensione calcistica e acquistare un significato politico e sociale. Non solo perché in Italia il calcio difficilmente è fenomeno contenibile in un rettangolo di gioco. Non solo perché la rivale in questione è la Francia, la squadra battuta ai Mondiali. Ma anche perché il paese è molto stressato. A girare per bar e luoghi di ritrovo calcistici, si rinviene in questi giorni un trasporto per la Nazionale oltre il normale tifo. Manco fossimo ai Mondiali!
continua >>> l'articolo di Francesco Rigatelli pubblicato su Nova 100 de Il Sole 24 Ore
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complimenti al giornalista!
quotissimo....ahimè !
cheyenne
Zemanta Pixie

domenica 15 giugno 2008

Mobbing, non lasciamo sole le vittime...


Il lavoro, "la qualità" del lavoro, la centralità della persona e non solo del "posto di lavoro", merito, professionalità, morti bianche, lavoro nero, precariato nella scuola ...ma non solo, sub-appalto ...
Dibattito aperto sulla stampa, in tutto il mondo dell'informazione.

No, al momento non c'è attenzione mediatica sul mobbing ... c'è mai stata? Il mobbing riguarda solo la Pubblica Amministrazione?

Succede anche che il mobbing sia messo in atto perchè ....c'è da " promuovere" l'amichetta del capo ........
Si vuole "premiare" l'amichetta del capo, come? no, problem ... mobbing !
Il "mobbing" deciso a tavolino per chi se ne deve andare per forza ... a prescindere dalla esperienza acquisita , dalle capacità, professionalità e quant'altro ...
Argomento di privacy declinata prevalentemente ....al maschile ...?

Il mobbing è una delle armi più orrende che gli uomini possano usare contro i lavoratori. Pian piano si mina la credibilità di un lavoratore, si mina la fiducia che il contesto lavorativo ha verso quella persona, si mina il contesto sociale di appartenenza, si mina il rispetto della persona, poco alla volta, lentamente, come un veleno che fa effetto in ritardo, quando si percepisce di essere stati "avvelenati", è troppo tardi....il mobbing ha colpito ancora...

Sandra non ha più voce
ha parlato e non ha avuto ascolto
ha gridato ed è stata respinta
ha urlato
e si è rotta, come una bambola di pezza ...
è un fantasma, non ha volto,
non esiste per coloro che hanno voluto fermare le sue energie
non esiste per coloro che hanno voluto interrompere il suo flusso vitale



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Mobbing: morti bianche dell’anima
fonte

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cheyenne

Cristo si è fermato ad Eboli

di Francesco Rosi
interprete principale: Gian Maria Volontè


link 1
link 2
link 3
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cheyenne

Francesco Rosi

biografia fonte :Rai International online
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cheyenne

Carlo Levi

Grandi narratori del '900

fonte Rai International online
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cheyenne

venerdì 13 giugno 2008

Don Tonino Bello

[...]"Voglio sfogare con qualcuno la tristezza che mi devasta l'anima

in questi giorni, alla vista di tanti stranieri che hanno invaso

l'Italia, e verso i quali la nostra civiltà, che a parole si proclama

multirazziale, multiculturale, multietnica e multireligiosa, non riesce

a dare accoglienze che abbiano sapore di umanità.
So bene che il problema dell'immigrazione richiede molta avvedutezza e

merita risposte meno ingenue di quelle fornite da un romantico

altruismo. Capisco anche che "le buone ragioni" dei miei concittadini

che temono chi sa quali destabilizzazioni negli assetti consolidati del

loro sistema di vita. Ma mi lascia sovrapensiero il fatto che si

stentito a capire "le buone ragioni" dei poveri allo sbando e che, in

questo esodo biblico, non si riesca ancora a scorgere l'inquetante

malessere di un mondo oppresso dall'ingiustizia e dalla misera [...]
(è necessario) vincere gli istinti xenofobi che ci dormono dentro, che

si ammantano di ragioni patriottiche. Che scatenano, all'interno delle

nostre raffinatissime città, inqualificabili atteggiamenti di rifiuto,

di discriminazione, di violenza, di razzismo. E che implorano le

Istituzioni, con martellante coralità, rigorosi provvedimenti di forza.

Siamo vittime di una insoppartabile prudenza e scorgiamo sempre

angoscianti minacce dietro l'angolo. Perchè lo straniero mette in crisi

sostanzialmente due cose: la nostra sicurezza e la nostra identità"


fonte: A. Bello - Ad Abramo e la sua discendenza - ed. La Meridiana -

Molfetta - pag 157 - 1992
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quanto sono attuali le tue parole, caro Don Tonino ... come piaceva che ti si chiamasse ... semplicemente .....
cheyenne

morire di lavoro in edilizia ....

Sandra non conobbe mai quel lavoratore edile che l'8 gennaio del 1991 morì dopo essere caduto da un'impalcatura. La sua persona, i suoi familiari, i suoi amici e quanti lo conobbero, entrarono d'improvviso nella sua vita.... qualcuno lo chiama "destino"... La sua figliola [allora quindicenne] le telefonò solo per informare che il papà di un suo amico era morto tragicamente sul lavoro e che tutto il paese sarebbe andato ai funerali.... ma Sandra non poteva lasciare il lavoro in un'altra città .... era una lavoratrice "a nero" e c'era poco spazio per i sentimenti.
Da allora il destino delle due famiglie si è intrecciato ed oggi Sandra è la felice nonna di 2 nipotini che quel buon lavoratore avrebbe tanto voluto conoscere ...
Ogni giorno Sandra si domanda con quale coraggio e quale energia i figli che hanno assistito alla tragedia continuano a fare i "muratori" come li chiamano nel Sud Italia. Il genero sorride e risponde con la semplicità, l'umiltà e la grande dignità dei figli della Puglia : "il nostro papà ci ha insegnato questo mestiere e sarebbe contento di noi se fosse vivo".
[ogni riferimento a fatti, persone od eventi è puramente casuale n.d.r.]
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A quel tempo non si sapeva neanche cosa fossero "le misure di sicurezza". Allora, come oggi, si lavora all'aperto, sotto l'afoso sole estivo pugliese, la pioggia e la neve che imbianca i Trulli dei paesi vicini. Morire per una caduta da un'impalcatura edile era consideratà una fatalità ..... un'aspetto di questo duro e pesante lavoro alleviato solo dall'amicizia e solidarietà dei colleghi. Nel bene e nel male non vi erano riflettori mediatici sulle "morti bianche". Molto tempo è passato da quel giorno, molte sono state le conquiste dei lavoratori nei settori "a rischio" ma si continua a morire e, purtroppo, le cronache dei giornali se ne occupano quotidianamente. Caschi, cinghie e scarponi sono presenti in molti cantieri edili e non ... in altri , così come ci sono lavoratori edili con regolari contratti ed altri .... meno fortunati .... "fantasmi" del lavoro nero che scompaiono dal cantiere non appena si sparge la voce di qualche controllo. Per questi "fantasmi" il rischio è perdere anche quel magro e sudato guadagno .... come si può colpevolizzarli?

No, non si può morire di lavoro e, purtroppo, vi sono ancora grandi e piccole aziende che traggono profitto dai mancati investimenti nella sicurezza. A questo punto sorge spontanea una domanda: è solo e soltanto un problema di mancati investimenti oppure vi è anche la necessità di una diversa cultura del lavoro? Ad esempio, quante volte vediamo che " i muratori" sono sulle impalcature e tutta l'attrezzatura di sicurezza è appesa ad un gancio nel muro? In quest'ultimo caso potremmo mai definirli "amanti del rischio"? Assolutamento NO! E' una generale mancanza di "cultura delle norme di sicurezza sul lavoro" che NON si apprende solo nei corsi che pure hanno frequentato. Per fare un banalissimo esempio ci si può rifare all'uso delle cinture di sicurezza in auto; dopo quanto tempo di una martellante campagna sulla sicurezza stradale, molti di noi - ancora - NON allacciano le cinture? E' una riflessione, dunque, che deve unire imprenditori e lavoratori in una diversa ottica del lavoro che veda in futuro la necessità della centralità dell'uomo all'interno delle scelte economiche ed imprenditoriali.

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"Il lavoro non può costare la vita"
I sei morti in Sicilia, le cinque vittime di Molfetta.
Il 2008 è iniziato in modo drammatico sul fronte della sicurezza sul lavoro.
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Taranto segnata dallo stillicidio delle morti bianche è stata ieri la capitale della rivolta contro questa catena di sciagure. Una tavola rotonda al mattino, nella biblioteca comunale. Poi, la sera, in piazza Garibaldi, le parole di don Luigi Ciotti, presidente dell´associazione Libera, alla presenza del sindaco Ippazio Stefàno, del presidente della Provincia Gianni Florido e del prefetto, Alfonso Pironti. Così ieri Taranto ha voluto ricordare, e celebrare, i morti sul lavoro. Non a caso il 12 giugno: perché era il 12 giugno di cinque anni fa, quando morivano Paolo Franco e Pasquale D´Ettorre, in un incidente all´Ilva, acciaieria più grande d´Europa e teatro di tante morti bianche. E "12 Giugno" ha scelto di chiamarsi l´associazione che questa iniziativa ha fortemente voluto ed organizzato.Sono 53, tra città e provincia, i soci raggruppatisi sotto questo nome, che hanno scelto l´urlo silenzioso del celebre dipinto di Munch come proprio simbolo.
[...]Don Luigi Ciotti, nel suo intervento, ha sottolineato come "non si possa morire per il lavoro, per la mancata manutenzione di un impianto, perché non si fanno le necessarie verifiche. Ma non si può neppure essere costretti a vivere male per il lavoro, senza garanzie. L´Italia è l´ultimo Paese d´Europa in tema di sicurezza sui posti di lavoro. Non ci sono parole da dire a chi ha perso un figlio in questo modo. Bisogna solo stargli vicino, dimostrargli che si condivide con lui un dolore così grande". A Taranto, don Ciotti è venuto per "ricordare tutti i lavoratori che hanno pagato con la loro vita l´insicurezza sul posto di lavoro".[...]
continua >>> l'articolo di Giovanni Di Meo pubblicato nell'edizione di Bari del quotidiano
La Repubblica
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cheyenne

La Costituzione della Repubblica Italiana

60 anni della Carta Costituzionale: articolo pubblicato su Tecnopolis-hi, altri approfondimenti su questo blog:
Rai Educational: La Storia siamo Noi a cura di Giovanni Minoli ci regala un'altra "perla":

Sessant'anni di sana e robusta Costituzione

Il 22 dicembre 1947, un anno e mezzo dopo il suo insediamento, l’Assemblea Costituente consegna al Capo provvisorio dello Stato Enrico De Nicola il frutto del suo lavoro, la Carta Costituzionale. Il 1° gennaio 1948, dopo la firma del Presidente e la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale, la Costituzione italiana entra in vigore. Negli articoli della Costituzione, ancora oggi in vigore, si riflettono i principi che hanno ispirato i costituenti: il lavoro, la democrazia, la solidarietà e l’eguaglianza, e poi il ripudio della guerra, la libertà d’espressione, la parità delle confessioni religiose e la tutela dell’ambiente.


Quattro testimonial d’eccezione come Mike Bongiorno, Fiorello, Rino Gattuso e Luciana Litizzetto recitano gli articoli fondamentali della Costituzione italiana. Due professori li commentano, contestualizzandoli nel quadro storico e ideale del nostro paese; sono Paolo Caretti, professore di Diritto costituzionale nella Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Firenze e Giovanni Sabbatucci, ordinario di Storia Contemporanea alla facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università "La Sapienza" di Roma.


Il presidente del Senato Renato Schifani e il presidente della Camera Gianfranco Fini vengono intervistati dagli studenti in merito alla Costituzione italiana, alla sua attualità, al suo significato e all'eventuale necessità di una sua riforma.

fonte e video

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LEMMA:

La parola italiana costituzione si forma dall’accusativo del termine latino constitutio e indica originariamente come è costituito qualcosa.
Per risalire alle origini, occorre ricordare che in latino esisteva
un gruppo di verbi e di nomi collegati con il verbo stare nel senso di essere fermo, fisso, stabile, o da questo derivati.
La radice st- si presenta infatti in molti termini che si riferiscono a concetti o entità fondamentali del linguaggio politico: innanzitutto status che indica lo stare fermo e quindi la condizione stabile di un individuo e poi di una società, cioè il nostro Stato.
Su status si è formato a sua volta il verbo statuere, stabilire, con il suo participio passato statutum da cui provengono gli odierni statuire e statuto, e successivamente in-stituere, da cui si forma
istituzione, e constituere da cui nasce il nostro costituire.
Il prefisso con- sottolinea l’unione di diversi elementi, e il verbo giunge a significare disporre, ordinare, quindi costituire, sia sul piano materiale come sinonimo di costruire, fabbricare, erigere, sia con un
valore più astratto , riferito soprattutto all’ambito del diritto, delle istituzioni, della vita di un paese, delle responsabilità di un governo.
In italiano, costituzione è una parola colta, presente in molti linguaggi specialistici, come quello medico o quello della biologia e di altre scienze.
Ci si può riferire alla sana e robusta costituzione fisica di un individuo, o alla costituzione di un organismo vivente, di un terreno o di un pianeta.
Ma il valore più noto di questo termine, quello al quale più direttamente si fa riferimento quando si parla di costituzione, è quello giuridico - politico, di
legge o insieme di leggi che fondano l’ordinamento, le istituzioni di uno Stato.
In tal senso la costituzione può essere tanto materiale, di fatto, quanto oggi quasi sempre formale, cioè redatta per iscritto. Quest’ultimo è il caso della Costituzione del nostro paese, che è stata approvata nel 1948 da un’apposita Assemblea Costituente eletta a suffragio universale.
Nel 1946 tutto il popolo italiano aveva infatti scelto con un referendum istituzionale la
repubblica, cioè la forma repubblicana dello Stato.

Si era così abrogato lo Statuto albertino, così chiamato perché concesso dal re Carlo Alberto di Savoia al popolo. Questo statuto era stato poi esteso, con alcune modifiche, al Regno d’Italia.
In questi ultimi anni il dibattito sulla riforma della costituzione si è riacceso, e il
parlamento ha nominato una commissione composta da membri di entrambe le Camere per mettere allo studio gli adeguamenti necessari alle mutate esigenze dei tempi.
Un compito, questo, di particolare responsabilità , perché la costituzione, in una
democrazia come la nostra, è il fondamento dei diritti e dei doveri dei cittadini, e il patto costituzionale è alla base non solo della nostra convivenza civile, ma della nostra stessa libertà.

testi a cura di Ignazio Baldelli e Ugo Vignuzzi

fonte: Educational.Rai.it

cheyenne

giovedì 12 giugno 2008

Mario Schifano

[...]Tra i primi a sperimentare innesti tra pittura e altre forme d'arte come musica, cinema, video, fotografia, l'ultimo periodo di produzione di Schifano è particolarmente segnato dai media e dalla multimedialità, interrotto soltanto da alcuni cicli più prettamente "pittorici", in una fase di piena coscienza del proprio ruolo di artista-uomo del suo tempo. [...]
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cheyenne

Il Dottor Stranamore

Il Dottor Stranamore
regia di Stanley Kubrick
interprete principale : Peter Sellers

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Charlie Chaplin

Charlie Chaplin [Sir Charles Spencer Chaplin Jr.]


Tempi Moderni

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Il grande dittatore

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mercoledì 11 giugno 2008

STING

Omaggio alle vittime del World Trade Center
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Massimo Troisi

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Bob Dylan

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Roberto Benigni

La Divina Commedia di Dante Alighieri : Roberto Benigni spiega il significato del verso
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martedì 10 giugno 2008

Bruce Springsteen

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Pino Daniele

Je so pazz
http://www.youtube.com/watch?v=RyKam5bHKTE&feature=related

Fabrizio De André

Bocca di rosa
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BauHaus

Typography by Herbert Bayer above the entrance to the workshop block of the Bauhaus, Dessau, 2005.
BauHaus è l'abbreviazione di StaatLiches BauHaus, una scuola di arte e architettura della Germania che operò dal 1919 al 1933. Fu la corrente più influente di quello che è conosciuto come modernismo in architettura. Dessau è la città tedesca che accoglie i migliori capolavori. Il mondo intero ha potuto apprezzarli dopo la Caduta del Muro di Berlino e la fine della Guerra Fredda.
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Zemanta Pixie

Yves Montand

Yves Montand

http://www.youtube.com/watch?v=MgHESugVx1k
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Les Feuilles Mortes:
http://www.youtube.com/watch?v=JWfsp8kwJto&feature=related

EDITH PIAF

La môme sur Edith Piaf : La marseillaise
http://www.youtube.com/watch?v=u86AfRgW3Qk&feature=related
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"La Vie en Rose" final scenes
http://www.youtube.com/watch?v=iM945FbjDOE&feature=related

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Jacques Prévert - Barbara

Jacques Prévert: Barbara

http://www.youtube.com/watch?v=ixKVMDoBqPg

Barbara
Ricordati Barbara
Pioveva senza sosta quel giorno su Brest
E tu camminavi sorridente
Serena rapita grondante
Sotto la pioggia
Ricordati Barbara
Come pioveva su Brest
E io ti ho incontrata a rue de Siam
Tu sorridevi
Ed anch'io sorridevo
Ricordati Barbara
Tu che io non conoscevo
Tu che non mi conoscevi
Ricordati
Ricordati quel giorno ad ogni costo
Non lo dimenticare
Un uomo s'era rifugiato sotto un portico
E ha gridato il tuo nome
Barbara
E sei corsa verso di lui sotto la pioggia
Grondante rapita rasserenata
E ti sei gettata tra le sue braccia
Ricordati questo Barbara
E non mi rimproverare di darti del tu
Io dico tu a tutti quelli che amo
Anche se una sola volta li ho veduti
Io dico tu a tutti quelli che si amano
Anche se non li conosco
Ricordati Barbara
Non dimenticare
Questa pioggia buona e felice
Sul tuo volto felice
Su questa città felice
Questa pioggia sul mare
Sull'arsenale
Sul battello d'Ouessant
Oh Barbara
Che coglionata la guerra
Che ne è di te ora
Sotto questa pioggia di ferro
Di fuoco d'acciaio di sangue
E l'uomo che ti stringeva tra le braccia
Amorosamente
E' morto disperso o è ancora vivo
Oh Barbara
Piove senza sosta su Brest
Come pioveva allora
Ma non è più la stessa cosa e tutto è crollato
È una pioggia di lutti terribili e desolata
Non c'è nemmeno più la tempesta
Di ferro d'acciaio e di sangue
Soltanto di nuvole
Che crepano come cani
Come i cani che spariscono
Sul filo dell'acqua a Brest
E vanno ad imputridire lontano
Lontano molto lontano da Brest
Dove non vi è più nulla
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cheyenne

JFK [John Fitzgerald Kennedy]

JFK [John Fitzgerald Kennedy]
regia di Oliver Stone
interprete principale: Kevin Costner

http://www.youtube.com/watch?v=1vW2ryP16Vk

«Ask not what your country can do for you;
ask what you can do for your country»
«Non chiedete cosa può fare il vostro Paese per voi;
chiedete cosa potete fare voi per il vostro Paese»
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cheyenne

Martin Luther King: I have a dream

Martin Luther King: I have a dream
28 agosto 1963
cheyenne

lunedì 9 giugno 2008

Fabrizio Moro: Pensa


Ci sono stati uomini che hanno scritto pagine
Appunti di una vita dal valore inestimabile
Insostituibili perché hanno denunciato
il più corrotto dei sistemi troppo spesso ignorato
Uomini o angeli mandati sulla terra per combattere una guerra
di faide e di famiglie sparse come tante biglie
su un isola di sangue che fra tante meraviglie
fra limoni e fra conchiglie... massacra figli e figlie
di una generazione costretta a non guardare
a parlare a bassa voce a spegnere la luce
a commententare in pace ogni pallottola nell'aria
ogni cadavere in un fosso
Ci sono stati uomini che passo dopo passo
hanno lasciato un segno con coraggio e con impegno
con dedizione contro un'istituzione organizzata
cosa nostra... cosa vostra... cos'è vostro?
è nostra... la libertà di dire
che gli occhi sono fatti per guardare
La bocca per parlare le orecchie ascoltano...
Non solo musica non solo musica
La testa si gira e aggiusta la mira ragiona
A volte condanna a volte perdona
SemplicementePensa prima di sparare
Pensa prima di dire e di giudicare prova a pensare
Pensa che puoi decidere tu
Resta un attimo soltanto un attimo di più
Con la testa fra le mani
Ci sono stati uomini che sono morti giovani
Ma consapevoli che le loro idee
Sarebbero rimaste nei secoli come parole iperbole
Intatte e reali come piccoli miracoli
Idee di uguaglianza idee di educazione
Contro ogni uomo che eserciti oppressione
Contro ogni suo simile contro chi è più debole
Contro chi sotterra la coscienza nel cemento
Pensa prima di sparare
Pensa prima di dire e di giudicare prova a pensare
Pensa che puoi decidere tu
Resta un attimo soltanto un attimo di più
Con la testa fra le mani
Ci sono stati uomini che hanno continuato
Nonostante intorno fosse tutto bruciato ...
Perché in fondo questa vita non ha significato
Se hai paura di una bomba o di un fucile puntato
Gli uomini passano e passa una canzone
Ma nessuno potrà fermare mai la convinzione
Che la giustizia no... non è solo un'illusione
Pensa prima di sparare
Pensa prima dì dire e di giudicare prova a pensare
Pensa che puoi decidere tu
Resta un attimo soltanto un attimo di più
Con la testa fra le mani
Pensa
cheyenne

Gabriele Salvatores: IO NON HO PAURA

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domenica 8 giugno 2008

Freedom, Legality And Rights in Europe dal 7 all'11 giugno 2008 a Bruxelles


FLARE : acronimo di "Freedom, Legality And Rights in Europe"
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Quattro giornate europee per discutere cosa fare per rafforzare la lotta alle mafie e alla criminalità organizzata, che vanno assumendo dimensioni e caratteristiche sempre piu' trasnazionali: è "Contromafie", l'iniziativa che si svolgera' dall'8 all'11 giugno presso la sede del Parlamento europeo e che per la prima volta vedra' arrivare a Bruxelles 700 rappresentanti dell'antimafia civile provenienti da oltre 50 Paesi europei e non.
Tra le associazioni presenti anche Libera, presieduta da Don Luigi Ciotti. L'assemblea - promossa da Flare, network europeo finalizzato alla cooperazione tra le organizzazioni della societa' civile nella lotta contro il crimine organizzato - si aprira' domani pomeriggio con un intervento del presidente dell'Europarlamento, Hans Gert Pottering. Seguiranno poi, fino a mercoledi', una serie di seminari in cui esperti, magistrati, parlamentari europei e rappresentanti delle forze dell'ordine, del mondo della scuola, e delle associazioni antimafia discuteranno su tutti i possibili interventi e sulle misure da mettere in campo in Europa per rendere ancor piu' efficace le politiche di contrasto alle mafie. In particolare, i lavori si concentreranno su come affrontare alcuni degli aspetti che piu' alimentano le mafie di tutta Europa, dal narcotraffico ai crimini contro l'ambiente (vedi la gestione dei rifiuti), dalla tratta degli esseri umani al traffico illegale di armi. All'iniziativa saranno presenti anche molti dei familiari delle vittime di mafia, tra cui, nella delegazione italiana, la figlia di Marcello Torre, il sindaco del comune campano di Pagani ucciso dalla camorra nel 1980
fonte
Libera
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Freedom, Legality And Rights in Europe è un percorso per la costruzione di un network finalizzato alla cooperazione tra le organizzazioni della società civile nella lotta contro le mafie e le criminalità organizzate transnazionali che ha nel corso di quest'anno realizzato tre appuntamenti che simbolicamente hanno abbracciato tutta l'Europa da Berlino passando per Cracovia e finendo a Bari.
continua >>> l'articolo pubblicato su Libera
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Giovanni Paolo II ad Agrigento il 9 maggio del '93
"Mafiosi pentitevi, verrà il giorno del Giudizio di Dio. Questa terra vuole la vita!"
(e la mafia gli rispose d'estate con le autobombe nelle chiese romane di San Giovanni e di San Giorgio al Velabro). Lanciando l'accusa contro la mafia, il primo Papa a scagliarsi contro i seminatori di morte, Wojtyla si era rivolto ad una grande Croce che era stata portata da una chiesa dei Belice distrutta dal terremoto: "Nel nome di questo Cristo, di questo Cristo morto e risorto, io dico ai responsabili: convertitevi!". Poi Wojtyla aveva abbracciato i genitori del giudice ragazzino Rosario Livatino ucciso dalla mafia: "Non posso non ricordare i figli di Sicilia caduti per affermare gli ideali di giustizia e di legalità"

Il Papa che parlò al mondo ...
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Ilaria Alpi e Miran Hrovatin

Il più crudele dei giorni
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sabato 7 giugno 2008

Freddy Mercury (Queen): The Show Must Go On

The Show Must Go On
Empty spaces, what are we living for?
Abandoned places, I guess we know
the score
On and on
Does anybody know what we are looking for?

Another hero, another mindless crime
Behind the curtain, in the pantomime
Hold the line
Does anybody want to take it anymore?
The show must go on
The show must go on
Inside my heart is breaking
My make-up may be flaking
But my smile still stays on
Whatever happens, I'll leave it all to chance
Another heartache, another failed romance
On and on
Does anybody know what we are living for?
I guess I'm learning
I must be warmer now
I'll soon be turning round the corner now
Outside the dawn is breaking
But inside, in the dark, I'm aching to be free

The show must go on
The show must go on,
yeah Oooh inside my heart is breaking
My make-up may be flaking
But my smile still stays on
Yeah oh oh oh

My soul is painted like the wings of butterflies
Fairy tales of yesterday will grow but never die
I can fly, my friends

The show must go on, yeah
The show must go on
I'll face it with a grin
I'm never giving in
On with the show
I'll top the bill
I'll overkill
I have to find the will to carry on
On with the
On with the show
The show must go on
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Lo Spettacolo deve andare avanti
Spazi vuoti, per cosa stiamo vivendo?
luoghi abbandonati, forse noi conosciamo già la partitura
Avanti ed ancora avanti
Senza sosta, qualcuno sa cosa stiamo cercando?
Un altro eroe, un altro inutile reato
Dietro il sipario, nella farsa
Resistere
qualcuno lo vuole ancora?
Lo spettacolo deve continuare,
Lo spettacolo deve continuare,
Mi si spezza il cuore
Il trucco si sta sciogliendo
Ma io continuo a sorridere.
Qualsiasi cosa succeda,
lascerò tutto ciò per rischiare
Ancora dolore, un’altra storia fallita
Avanti ed ancora avanti
qualcuno sa cosa stiamo cercando?
Credo di iniziare a capire
Presto sarò ad una svolta,
Fuori, inizia ad albeggiare
Ma dentro, nel buio, soffrendo per essere libero
Lo spettacolo deve continuare
Lo spettacolo deve continuare, yeah
Oh! mi si spezza il cuore
Il trucco si sta sciogliendo
Ma io continuo a sorridere.
Yeah oh oh oh
La mia anima è colorata come le ali delle farfalle
Le fiabe di ieri invecchieranno, ma non moriranno mai
Posso volare, amici miei

Lo spettacolo deve continuare
Lo spettacolo deve continuare
Lo affronterò con un sorriso
Non mi arrenderò mai
Avanti con lo spettacolo
Sarò la principale attrazione
Sarò uno schianto
Devo trovare la forza di andare avanti
Lo spettacolo deve andare avanti
Lo spettacolo deve continuare
cheyenne

Mikis Theodorakis

Mikis Theodorakis
Zorba il greco: sirtaki
Interpreti principali: Antony Quinn, Irene Papas
cheyenne

Dino Risi

Omaggio Dino Risi
cheyenne

giovedì 5 giugno 2008

B. Brecht: Morität von Mecky Messer

Bertolt Brecht: Opera da tre soldi (La Ballata di Mecky Messer) Musica di Kurt Weill
- interpretata da Ute Lemper
Bertolt Brecht : Die Dreugröschenoper (Morität von Mecky Messer)
- Sänger : Ute Lemper

http://www.youtube.com/watch?v=yddNtR5zfaU&NR=1
cheyenne

mercoledì 4 giugno 2008