martedì 3 giugno 2008

I nativi americani "adottano" Barack Obama

"Senatore Obama, welcome nel Crow Country ", così è stato accolto da Carl Venne, portavoce della tribù.
"One Who Helps People Throughout the Land." è stato il nome che gli è stato donato.
Obama ha risposto che gli piace il nuovo nome: "Barack Black Eagle". E' un nome ben augurante......
fonte
http://thecaucus.blogs.nytimes.com/2008/05/19/obama-adopted-by-native-americans/
Il problema dei nativi americani è stato ignorato da secoli, "rimosso" dalla memoria storica ....La storia la scrivono i vincitori ......
cheyenne racconta:
Il 25 giugno 1876 nelle vicinanze del fiume Little Big Horn nel Montana, ci fu una delle battaglie più famose ed eroiche della storia degli Stati Uniti d'America. Il 7° cavalleria comandato dal generale Custer attaccò un grande villaggio indiano composto per la maggior parte da Lakota e Cheyenne che si opponevano alla decisione di costruire una strada in mezzo ai pascoli dei bisonti. Custer ed i suoi soldati furono circondati ed annientati. ... Non ci fu alcun superstite ...... Da questo prenderà forma una leggenda che ancora oggi coinvolge moltissimi studiosi in un acceso dibattito. Custer era il generale più famoso d'America ed il suo mito commosse tutta la nazione. La stampa ne fece un martire. La storia del cinema ha avuto terreno fertile e sono famosi i film "western" costruiti intorno a questa storica e dolorosa vicenda....
Grant - Presidente degli Stati Uniti in carica in quel periodo - , che non lo aveva in simpatia, affermò pubblicamente che il massacro del Generale Custer era stato un inutile sacrificio di uomini, di cui riteneva responsabile lo stesso Custer. Sul Little Big Horn gli indiani combatterono per difendersi da chi stava minacciando la loro stessa esistenza, le loro famiglie, le loro donne, i loro bambini, il loro territorio. La battaglia non fu una strenua resistenza, bensì una devastante sconfitta degli indigeni. Un glorioso popolo condannato all'estinzione ....
Oggi, i figli di quegli indiani, sono costretti a vivere in "riserve" che sono in una situazione penosa. E' un'America di serie B. 7.000 indiani abitano in roulotte, prefabbricati, baracche, le strade sono piene di buche e polverose, gli unici negozi sono grandi spacci che vendono di tutto. Vi è un alto tasso di alcolismo e disadattamento..... ed io cheyenne, sento il loro urlo di dolore "resistenza! resistenza! resistenza"!

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http://www.youtube.com/watch?v=cbX9d9eKSiA&feature=related

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http://www.youtube.com/watch?v=oaaBN4Mm0Ok&NR=1

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cheyenne

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