LA BEATIFICAZIONE DI GIOVANNI PAOLO I
La Congregazione delle cause dei santi ha firmato il decreto di validità dell’inchiesta
La diocesi di Altamura sta per chiudere il processo, ogni decisione passa a Roma
E’ confermato: il pugliese guarito dal linfoma maligno deve la grazia all’intercessione di Papa Luciani. Lo ha accertato la Commissione diocesana di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti che sta per chiudere il processo e consegnare la documentazione alla commissione medica della Congregazione vaticana per le cause dei santi.
Il riconoscimento ufficiale del miracolo spetta, dunque, a Roma, ma in Puglia lo si dà per confermato. E così pure a Belluno, tra quanti si occupano della beatificazione di Luciani. Ma, ai piedi delle Dolomiti, si registra un altro passo in avanti: la Congregazione delle cause dei santi ha firmato il 27 giugno il decreto di validità sugli atti dell’ inchiesta diocesana sulla beatificazione.
«Si tratta, secondo la terminologia canonica - come spiega il vice postulatore monsignor Giorgio Lise - del decretum de validitate, circa la validità degli atti dell’inchiesta diocesana». Voluta dall’allora vescovo Vicenzo Savio, convinto della santità di Luciani - come “santo popolare” - l’inchiesta diocesana si è aperta nel 2003 e si è conclusa nel 2006.
continua >>> l'articolo di Francesco Del Mas pubblicato su l' Espresso di Repubblica
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Papa Luciani
Il 26 agosto 1978 viene eletto Papa Albino Luciani con il nome di Giovanni Paolo I: è trascorso appena un mese quando, il 29 settembre 1978, tutta la Chiesa Cattolica, da Roma al Sudamerica, viene scossa dalla triste e inaspettata notizia: il Papa è morto. I fedeli, che in appena trentatré giorni di pontificato sono stati onquistati dalla semplicità, dall'animo gentile ma determinato di Giovanni Paolo I, devono già rassegnarsi a piangerlo.
Da Cardinale di Venezia, Albino Luciani era salito al soglio di Pietro dopo un rapidissimo conclave, nel quale fu eletto a grandissima maggioranza come successore di Paolo VI. Nonostante avesse scelto, come mai prima era accaduto, un doppio nome in ossequio ai suoi predecessori, alcuni gesti innovatori avevano inaugurato il suo pontificato rompendo la continuità con alcune tradizioni ecclesiastiche, ad esempio con l'abolizione del plurale maiestatis e della tiara papale.
fonte
tratto da "La Storia siamo noi"
un programma di Rai Educational
Direttore Giovanni Minoli
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cheyenne
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