giovedì 22 maggio 2008

perchè il blog della indios cheyenne?



semplicemente .... ascoltare ....
ascoltare con umiltà, senza pretesa di avere "la verità in tasca"....
Il "cattivo giornalismo", la "brutta tv" , la "superficialità" in alcune fonti di informazione, ci hanno abituato troppo spesso che "il fine giustifica i mezzi" in parole povere ... tutto va bien al fine di rincorrere lo scoop, il sensazionalismo, anche i processi mediatici che diventano oggetto di cosiddetti "programmi di intrattenimento" divisi tra colpevolisti e innocentisti, in cui tutto viene passato al tritacarne, al frullatore, parlandosi addosso, urlando senza rispetto per il telespettatore. In alcuni recenti episodi di cronaca, assistiamo anche alla follia di persone che pagano anche il biglietto per assistere in aula e/o solo guardare i protagonisti (perchè le vittime non hanno voce ...!) ....ogni riferimento italiano è puramente casuale ... sic!
Al peggio non c'è mai fine ...i programmi televisivi "strappalacrime" si sprecano [così come le cipolle sparse abbondantemente intorno n.d.r.] in un crescendo di pathos che avvolge lo studio televisivo in una nebbia senza capo nè coda ...
Ai bambini, agli adolescenti, ai giovani viene proposto un mondo - più dell'apparire che dell'essere - in un crescendo di identificazioni in "modelli" e "status" che spaziano dalle veline ai soldi facili, dal BlackBarry di ultima generazione ai Suv, dal rampantismo .... al "conosco uno che ...." in parole povere ... la raccomandazione è un atto dovuto, una società in cui dilaga l'impunità e la prepotenza, una società in cui i libri si impolverano negli scaffali ....
Perchè si scomodano tuttologi e psichiatri, nel tentativo di spiegare come viene alimentato un clima di odio, di violenza che genera paura? La paura genera altra paura ... in un perverso "girone degli Inferi" di cui si perdono le responsabilità ....
Purtroppo, la risposta delle Istituzioni, della politica, è debole, asfittica .... si tenta la strada della repressione e poco ... della prevenzione ... della "cultura" della prevenzione ... Assistiamo ad un dialogo tra "sordi" che diviene quasi "un esercizio verbale".
Hanno diritto i cittadini a chiedere "i fatti" dallo Stato e da chi lo rappresenta nelle Istituzioni?
La Magistratura e le Forze di Polizia svolgono un lavoro encomiabile! E' solo un problema di repressione? Il garantismo è una gran bella conquista .... dobbiamo tutti ricordare, però, che le vittime hanno qualche diritto in più ....
In questa distorta visione della società, molto spesso NON si dialoga in famiglia, NON si dialoga con l'insegnante ed il tutto viene ridotto a brevi "comunicazioni di servizio", NON si dialoga con altri genitori anche solo per confrontare i problemi e le esperienze, NON si dialoga con l'esterno ed i disagi giovanili divengono fatti privati ......NON si dialoga con il vicino di casa, anzi, a volte neanche lo si conosce. NON si dialoga con i propri concittadini ....prima di aver fatto loro l'esame del sangue e del DNA ...
L'orgia del silenzio ... avviene anche negli Ipermercati, ove convergono le famiglie ... per passare il fine settimana ....salvo poi a scoprire d'improvviso che esistono le prepotenze, le aggressività, le violenze di cui sono protagonisti anche i ragazzi ed a cui viene data la semplicistica e pericolosa risposta delle "ronde fai da te". (quest'ultimo fenomeno tutto italiano..) Alla fine sembra quasi che "il bullismo" sia nato oggi ... così come la xenofobia .... Purtroppo, non c'è alcuna ricetta pronta per "il mestiere di genitore". Ci può solo aiutare il dialogo, l'ascolto, il confronto con altri genitori, con i docenti e la società in tutte le sue forme ed espressioni.
Ci può aiutare l'amore per le proprie origini, le proprie radici, per la memoria storica.
Senza alcun dubbio ogni generazione ha assistito ad aspre differenze sociali, discriminazioni e prevaricazioni.... ciò che fa la differenza è che l'attuale società super-tecnologica, del World Wide Web e della globalizzazione consente a tutti noi di uscire dal nostro "privato" e aprire una finestra sul mondo.
Tutti noi possiamo costruire una società multietnica, multiculturale, multireligiosa, multilinguista.
Le basi di questo dialogo sono nella Costituzione Italiana, di cui per brevità ..... riporto solo un fondamentale passaggio:

Art. 3.
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

Il mio modestissimo tentativo sarà di scovare il POSITIVO che c'è intorno a noi, cercando di valorizzare professionalità, progettualità, esperienze, creatività, in sintesi, le iniziative rese possibili dalla dedizione di tante donne ed uomini che sono impegnati ogni giorno nella scuola e Università, sanità e pubblica amministrazione, nelle Istituzioni, in Italia e all'estero, nell'editoria e nel mondo dell'informazione, nel sociale e nel volontariato, nel passato e nel presente, svolgendo la propria "missione" in realtà "virtuose" e "senza clamori".....
Semplicemente .... con passione ed impegno ....
Un viaggio nel passato e nel presente per un "incontro tra generazioni" con una voce prevalentemente "femminile" perchè la differenza di genere è ancora una discriminazione .....

Avanti ... su ... e non spingete per favore, uno alla volta :P

e...... come i miei antenati indios ... ho l'orecchio appoggiato al suolo, nei momenti liberi :-)
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cheyenne

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